Per "responsabilità amministrativa" si intende quella particolare ipotesi di responsabilità in cui incorre il dipendente che, in violazione dei doveri insiti nel rapporto di impiego ovvero di servizio in un ente pubblico, causi allo stesso un danno. Si tratta, quindi, di una responsabilità di natura patrimoniale che viene accertata nel corso di un giudizio che prende il nome di "giudizio di responsabilità". La caratteristica fondamentale della responsabilità in esame la si rinviene nella sua natura pubblica, giacché il pregiudizio erariale che la presuppone si riverbera necessariamente sulla collettività con la conseguenza che l'azione finalizzata al ristoro dei danni subiti avrà natura obbligatoria e non discrezionale. Ulteriori tratti qualificativi dell'istituto richiamato sono: la personalità della responsabilità, la limitazione ai soli casi di dolo o colpa grave, l'insindacabilità delle scelte discrezionali, la limitazione della solidarietà alle ipotesi di dolo o illecito arricchimento, il divieto di agire contro gli amministratori per la mancata copertura minima dei costi di servizi, la durata quinquennale della prescrizione, la sussistenza delle responsabilità anche in caso di danno prodotto ad amministrazioni diverse da quella di appartenenza, il doversi – nel giudizio di responsabilità – tenere conto dei vantaggi, comunque, conseguiti dall’amministrazione o dalla collettività amministrata, la imputazione – nel caso di organi collegiali – della responsabilità solo a coloro che hanno espresso voto favorevole, nonché la non estensione della responsabilità agli organi politici per le decisioni assunte sulla base degli elaborati tecnici prodotti dagli Uffici tecnici all'uopo incaricati. Infatti, si osserva che lo svolgimento ottimale del servizio pubblico dell'istruzione erogato dalle istituzioni scolastiche dipende da un assetto corretto ed equilibrato delle risorse sotto il profilo organizzativo, gestionale e contabile. Entra in RAS e scarica l'estratto completo per continuare la lettura
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