Posta tra due verdeggianti colline e lambita dall'azzurro Adriatico, Pesaro, patria di Gioacchino Rossini, accoglie in sé eloquenti espressioni di un passato più o meno remoto, ma sempre vivo nella coscienza della sua popolazione intraprendente e laboriosa: da alcuni resti suggestivi di capanne dell'età del ferro ai numerosi reperti italici, greci, etruschi e romani conservati fin dal XVIII secolo nel Museo Archeologico Oliveriano. Dalla ricca quadreria di pittori famosi quali Giovanni Bellini, autore della notissima Pala, alla splendida collezione di ceramiche rinascimentali moderne e contemporanee del Civico Museo; dalla possente Rocca quattrocentesca, voluta da Costanzo Sforza, allÂ’imponente Palazzo Ducale con la sua elegante facciata sforzesca e lÂ’armonico corpo di fabbrica roveresco; dalle singole raccolte di manoscritti, pergamene, monete e opere a stampa della Biblioteca Oliveriana ai preziosi autografi e cimeli rossiniani, conservati dalla Fondazione Rossini in quel gioiello dell'architettura del '700 pesarese che è il Palazzo Olivieri, sede di uno dei più prestigiosi Conservatori Musicali italiani e stranieri, alla cui direzione si sono succeduti musicisti come Pedrotti, Mascagni, Zanella e Zandonai. Entra in RAS e scarica l'estratto completo per continuare la lettura
Roy DOE
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